F.A.Q.
Una serie di risposte alle domande più frequenti che ci sentiamo porre dai nostri clienti. Se non trovate risposte alle vostre domande, contattateci tramite telefono 015-2547118, email info@gioiellissimisrl.it oppure venite a trovarci presso i nostri punti vendita
Perché dovrei vendere l’oro o l’argento da voi?
Operiamo nel settore della compravendita dell’oro, con quotazioni aggiornate in tempo reale, e offriamo ai nostri clienti rapidità, affidabilità e cortesia.
I principi fondamentali su cui poggia interamente la nostra azienda sono:
Serietà, Professionalità, Trasparenza, Tutela della Privacy .
Operiamo in ambienti piacevoli, con personale all’altezza e sempre disponibile, valutiamo i tuoi preziosi subito e senza impegno, quasi sicuramente sarai favorevolmente impressionato da ogni punto sopra elencato.
Perché investire in oro?
Investire in oro è ottimo perché si tratta di un bene che acquista valore nel tempo. Un oggetto comprato oggi in oro, avrà un maggiore valore in futuro. Questo vuol dire che un vecchio oggetto in oro oggi ha un ottimo valore e venderlo consente di avere un bel guadagno
Come posso vendere il mio oro, argento e oggetti preziosi?
E’ sufficiente recarsi presso i nostri punti vendita con un documento di identità valido ed il codice fiscale. I tuoi oggetti verranno valutati e immediatamente pagati in contanti fino all’ammontare massimo consentito dalla legge che è di 499,99 euro. Per cifre superiore ti verrà rilasciato un assegno oppure verrà effettuato un bonifico. Alla fine della transazione Gioiellissimi srl ti rilascerà un atto di vendita.
Perché firmare un atto di vendita?
L’atto di vendita è un documento che certifica la provenienza dell’oggetto ritirato dall’esercente, il monile prezioso resterà solo a disposizione della P.S. per 10 giorni, non potrà essere restituito al legittimo proprietario salvo indicazioni della P.S.
Ogni singolo oggetto in oro viene fotografato in 2 posizioni differenti, in più viene aggiunta una descrizione dettagliata del monile.
La registrazione di oggetti preziosi da parte di Gioiellissimi viene regolarizzata in base a documenti validi C. d’identità e cod. fiscale. Tutto ciò dev’essere registrato in presenza del proprietario dei monili.
Per questo motivo gli impiegati di Gioiellissimi srl sono obbligati a registrare le generalità del cliente.
Dal 25 Maggio 2018 viene anche fatto firmare un documento per la privacy.
Vi sono oneri da pagare sulla vendita dell’oro, argento e preziosi usati?
No, non ci sono ulteriori tasse o IVA da pagare in quanto transazione da privato.
Quanto valgono i miei oggetti di oro e argento usato?
Gli oggetti di oro e argento e platino vengono valutati in base alla effettiva presenza del metallo prezioso e all’attuale valore di mercato. I metalli preziosi come oro e argento, subiscono variazioni di prezzo in quanto soggetti a quotazioni internazionali. Per questo motivo Gioiellissimi srl e gli altri negozi di compro oro variano le tempo le proprie valutazioni. Sulla pagina principale del sito di Gioiellissimi srl, troverai sempre le valutazioni di oro e argento aggiornate giorno per giorno.
Come riconosco la tipologia del mio oro usato?
Sugli oggetti d’oro esistono dei simboli che indicano la percentuale di presenza dell’oro in ogni oggetto. Va da se che maggiore è la percentuale di presenza di oro e maggiore è il valore dell’oggetto. Le principali tipologie sono:
-
- 8 kt o 333: sta a significare 8 carati e quindi una presenza del 33,3 % di oro puro e il restante 66,7 leghe di altri metalli.
- 9 kt o 375: 9 carati e 37,5 oro puro.
- 12 kt o 500: 12 carati o 50% oro puro.
- 14 kt o 585: 14 carati o 58,5 oro puro.
- 18 kt o 750: 18 carati o 75% oro puro.
- 20 kt o 900: 20 carati o 90% oro puro.
- 21 kt o 917: 21 carati o 91.7% oro puro.
- 24 kt o 999: 24 carati o 99% oro puro.
Perché l’oro ha varie colorazioni?
Essendo un metallo tenero che si deforma facilmente allo stato puro, viene unito con altri metalli in quella che viene chiamata “lega”. Questo processo assicura la necessaria durezza nel tempo. A seconda dei metalli con cui è legato si hanno differenti colorazioni. Per esempio il rosso è dato dal rame, mentre il bianco dal palladio.
Perché l’oro vale così tanto?
L’oro ha delle caratteristiche speciali quali l’alta resistenza alla corrosione, l’estrema duttilità, la malleabilità è molto raro e la sua estrazione presenta notevoli difficoltà. È un eccellente conduttore elettrico e di calore, tutte queste caratteristiche lo rendono particolarmente idoneo ad usi medici, industriali, militari e naturalmente a scopo ornamentale, come nel caso dei gioielli.
Fiscalità
L’oro è quindi esentasse in fase di acquisto e di possesso, motivo per cui si tratta ad oggi della forma di investimento più conveniente.
Una forma di tassazione è però prevista. Gli eventuali profitti dovuti alla vendita dell’oro sono soggetti a tassazione durante la dichiarazione dei redditi; nello specifico si tratta di una tassazione del 26% sulle plusvalenze.
Per avere la certezza di una corretta dichiarazione dei redditi a seguito di una compravendita di oro da investimento, è fondamentale conservare sempre tutta la documentazione relativa all’acquisto del metallo. Vediamo perché.
Nel caso in cui dalla vendita dell’oro si dovesse ricavare un profitto (plusvalenza), su tale cifra si dovrà pagare una tassa del 26%, così come avviene per altre rendite finanziarie. Se sei in possesso della documentazione relativa all’acquisto il calcolo è presto fatto:
A) Costo di acquisto documentato: € 20.000
B) Corrispettivo da cessione: € 25.000
C) Plusvalenza tassabile differenza tra acquisto e vendita : € 5.000
Imposta dovuta 26%: € 1.300
Cosa succede se non puoi presentare le fatture di acquisto dell’oro che testimonia il prezzo a cui lo hai acquistato? Si dovrà pagare il 26% di tasse sulla base imponibile, ovvero pari al corrispettivo percepito.
A) Costo di acquisto documentato: non disponibile
B) Corrispettivo da cessione: € 20.000
C) Plusvalenza tassabile: € 20.000
Imposta dovuta 26% = € 5.200
La presenza di documentazione riguardante l’acquisto si fa ancora più importante nel caso di minusvalenze (ovvero una differenza negativa, una perdita, tra il prezzo di vendita ed il prezzo di acquisto). Non avendo modo di dimostrare il prezzo d’acquisto, il venditore andrebbe incontro ad un’ulteriore perdita, perché tenuto comunque pagare le tasse secondo i parametri sopra spiegati.
In caso fosse presente la documentazione di acquisto eventuali minusvalenze possono essere compensate con le plusvalenze ottenute entro quattro anni. Trascorsi i quattro anni senza aver ottenuto plusvalenze in grado di compensare le perdite precedenti, si va in perdita di residuo.
Regalare lingotti o monete d’oro è diventata una piacevole tradizione, ma è necessario consegnare la fattura a chi riceve il regalo ai fini della dichiarazione dei redditi? Ovviamente non è necessario, né utile, visto che la fattura verrà emessa a nome di chi fa il regalo e non di chi lo riceve.
Al momento della rivendita chi ha ricevuto il dono pagherà le tasse sull’importo ricavato come descritto nel caso di vendite di cui non si possiede la documentazione.
.